“Lasagna aperta” di gamberi e pancetta con crema di bufala e polvere di mela.

La classica lasagna prevede una preparazione in teglia, con strati sovrapposti che si alternano ad un farcitura di diverso genere quasi sempre accompagnata da una salsa besciamella e “incassati” in un tegame che passiamo in forno per terminare la cottura.

Quella che invece vi propongo qui è una lasagna che di questa formula conserva in realtà solo il formato della pasta (una sfoglia all’uovo) e il suo alternarsi con il condimento: la realizzazione è molto semplice e anche rapida, non ci sono salse da cuocere e non si passa in forno, ma l’effetto è appetitoso e il connubio terra (pancetta) e mare (mazzancolle o grossi gamberi) garantisce gusto e sapore. La “polvere di mela” è essenzialmente una guarnizione, ma si fa anche sentire a livello gustativo (e olfattivo, grazie  un pizzico di cannella), aggiungendo un tocco di dolcezza che non guasta affatto.

Ingredienti per due persone:

  • 160gr di sfoglia all’uovo sottileDSC_0023
  • 12 mazzancolle di media grandezza;
  • 250 gr di pancetta arrotolata tagliata a fette sottili;
  • 200 gr di mozzarella di bufala;
  • 30gr di mela essiccata e la punta di un cucchiaino (3-4 gr) di cannella in polvere;
  • 50ml di latte, circa 60ml di olio extravergine di oliva (4-5 cucchiai da cucina) e 1/2 bicchiere di vino bianco (magari un pecorino o una falanghina)

Preparazione:

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Cominciamo dall’ultimo ingrediente, la “guarnizione aromatica” di mela che prepareremo subito essendo l’unico che non teme di raffreddarsi: tagliamo in pezzi la mela essiccata e mettiamola in un frullino aggiungendo la cannella e frullando fino ad ottenere una polvere abbastanza sottile.

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Mettiamo poi subito a bollire due pentole d’acqua: la seconda ci servirà per tenere in caldo i condimenti durante le varie preparazioni. E finalmente iniziamo le “vere” cotture: cominciate col passare in padella la pancetta, a fiamma non troppo alta e curando che le fette restino separate, girandole con delicatezza per far sì che non si sfilaccino troppo; toglietela dal fuoco quando il grasso comincerà a diventare trasparente, e mettetela in un piatto coprendola subito. Nella stessa padella, aggiungete un paio di cucchiai d’olio EVO, fatelo scaldare bene e mettete a rosolare le mazzancolle private dell’intestino, sfumando con il 1/2 bicchiere di vino; giratele due o tre volte per lato, toglietele dal fuoco appoggiandole sulla pancetta, quindi coprite di nuovo e tenete ancora il tutto in caldo mettendo il piatto sulla seconda pentola d’acqua, che terrete sempre a bollire a fuoco basso .

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Ora  possiamo preparare la crema di bufala: tagliate la mozzarella (possibilmente già a temperatura ambiente) a cubetti, mettetela nel bicchiere del minipimer, aggiungete il latte appena tiepido e frullate bene il tutto fino ad ottenere una bella crema consistente e lucida, ma procedete con cautela per evitare di surriscaldare il composto: eventualmente aggiungete qualche cucchiaino di latte per raffreddare e aggiustare la consistenza. Mettete da parte il bicchiere, coperto ma non in frigo.

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Lessate la sfoglia nell’altra acqua a bollore, dopo averla salata: dovrete tenerla al dente, quindi  visto lo spessore sottile che vi raccomando saranno sufficienti 3 o 4 minuti. Prelevatela con un colino e mettetela distesa su un piatto; appoggiate anche questo sulla pentola di cottura stessa, mantenendo sempre l’acqua bollente a fuoco basso.

Passiamo alla composizione del piatto, per la quale vi raccomando di essere quanto più rapidi possibile per mantenere caldi gli ingredienti. Dividete a metà per la lunghezza ciascuno dei gamberi, tagliate la sfoglia in rettangoli di circa 12 x 6 cm, e adagiatene uno su un sottile strato di crema; spennellate con un poco di EVO, spalmateci sopra ancora un cucchiaio di crema e appoggiatevi qualche striscia di pancetta e 3 mezzi gamberi; ripetete questa composizione per altre tre volte, sfalsando ogni strato di poco più di un centimetro. Spolverate con la polvere di mela e cannella, appena un poco direttamente sulla lasagna  e in misura maggiore su bordi del piatto; potrete completare la composizione con un poco di crema di bufala, secondo la vostra fantasia e il vostro… “senso artistico”.

In abbinamento andrà benissimo il vino usato in preparazione, da servire a 10/12 gradi sia che abbiate preferito il Pecorino sia che la vostra scelta si caduta sulla Falanghina.

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